Cultura a perdita d'occhio
È il 10 luglio 2010. Questa data sigilla la nascita di un blog che è stato creato nell'intento di diffondere la cultura. Questo viaggio ha senso solo con fermate, senza confini. Questo viaggio si propone di fare scali nei vari campi del conoscere, sperando che soddisfi ognuno di voi. A cura di tutti.
lunedì 29 dicembre 2014
LA NASCITA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
sabato 27 dicembre 2014
ALBERTO MORAVIA
venerdì 25 novembre 2011
ACQUA IN BOCCA, UN ROMANZO IBRIDO
http://www.rai3.rai.it/dl/RaiTre/programma.html?ContentItem-84c6ec3f-a065-465f-a894-4b94b1874ae2
martedì 15 febbraio 2011
DISCORSO SU GERUSALEMME
venerdì 3 settembre 2010
QUELLO CHE NON DICONO...
APPUNTI DI UN’ESTATE PARTICOLARE
Non mi aveva promesso mare e monti... eppure ci sono...
Il mattino sei a Cherbourg, su su in Francia... e il pomeriggio sei a Tortora, giù giù in Italia. Lasci il freddo normanno e ti scontri il solleone calabrese. Addio maglioni e pioggerella, buongiorno canottiera e siccità. Ti abitui ai nuovi rumori... quelli delle cicale ad esempio...
Nello spazio di cinque chilometri, vedi sull’orlo della rena mediterranea , grigiastra e scottante, le case che si affacciano sul mare azzurro e nitido... ti giri, e poi vedi monti eccelsi che sovrastano queste case. Se t’inerpichi un po’ sul massiccio dirupato, scorgi paesini, sospesi sopra i burroni ed i ruscelli, che costituiscono bellezze naturali. Queste due foto sono state scattate da me più o meno nello stesso posto. La terza presenta il centro storico di Tortora.
Durante le prime ore pomeridiane, c’è l’afa. Perciò tante persone fanno il riposino. Tu, francese, cosa vuoi fare ? Aprire le finestre no ? Ti sembra normale. Invece no, non lo puoi fare ! Altrimenti le mosche e le zanzare invadono la casa e assaporano la tua pelle. Puoi anche addormentarti sotto il sole, al mare, e svegliarti con scottature indelebili...
Il mare è costeggiato dappertutto da parecchi Lidi - che vengono chiamati Bagni a nord - con accesso gratuito (dov’eravamo), e dietro, il Lungomare ti permette di fare una bella passeggiata serale con la «morosa» (se ce l’hai ovviamente). I Lidi si tramutano in palco su cui tutti cantano, ballano “Sciolgo le trecce ai cavalli”[1], ma anche altre canzoni, napoletane oppure straniere. Sono sere vive. Anche in “centro paese”, è agitato. Bisogna anche dire che i negozi sono aperti fino a “tardi” (rispetto agli orari normanni!), cioè verso le 8 di sera. Rispetto alla Francia, tutto è spostato nel tempo. Sul mare, c’è poca gente prima delle dieci di sera. Una parte dei francesi mangia ad ore fisse, alle 19h o alle 20h. Qua invece si mangia alle nove (insomma, come a casa mia). Si noterà anche un cambiamento del regime alimentare: non so nell’Italia settentrionale però a sud si mangiano molte verdure e poca carne. E sarà una raffica di varie cose mentre noi francesi abbiamo l’abitudine di mangiare la nostra “entrée” (che può essere come un antipasto italiano oppure una zuppa o altro ancora), seguita dal “plat de résistance”, il pasto principale (anche pesante, a volte) poi il formaggio e l’insalatina, prima di concludere con il “dessert”. Talvolta ci sarà il primo piatto (quello costituito di pasta), talvolta no. La carne se ci sarà, spesso verrà arrotolata nel pane grattugiato. Io sono stato fortunato... melanzane, pomodori, peperoni, peperoncini, meloni, limoni... tutti freschi, raccolti nel giardino per ogni pranzo e per ogni cena. Debbo pur dire che la colazione qui ha meno importanza che in Francia. Qua un caffè basterebbe (niet baguette fresca) con una merendina (N.B. : Questo è il frutto di una percezione e non andrà in qualunque caso considerato come una generalità).
Anche dalle altre parti d’Italia, ma a maggior ragione nell’Italia meridionale, non si puo’ fare a meno di rilevare un forte radicamento cattolico, rinforzato dall’importanza della Chiesa durante la fase prerisorgimentale del Paese, poiché è presente tanto nelle feste del Santo Patrono quanto nelle menti di quasi tutti. Quando entri in una casa, sei quasi sicuro di trovare un’icona di Padre Pio, anzi, lo vedi dappertutto. Le chiese, perfino in un paesino, sono tante. A Tortora paese (siamo in provincia di Cosenza), sono tre. Ad un altro livello, saranno parecchie come a Maratea una città dotata di 44 chiese. Siamo andati a Maratea (in provincia di Potenza), è una città stupenda, che si trova in cima ai monti, al confine tra la Campania e la Calabria. Ai vertici si trova il centro storico, sullo strapiombo, giù c’è il porto il cui accesso per noi risultava impossibile poiché c’era troppa gente. Per raggiungere il centro storico, bisogna passare per meandri angusti, ma dall’alto il panorama è stupendo. Mica siamo andati alla statua di San Biagio, un’opera che tentava di ispirarsi a quella di Rio di Janeiro. Ma già, il centro storico è bellissimo e di sera, con tutte le luci, sembra un presepe.
L’Italia come la pensano i francesi è più o meno quella che mi è apparsa. Durante tre settimane, ho visto confermate alcune idee stereotipate da noi : le vie strette nei paesi, il cui pavimento è fatto di marmo, la cui vita è tranquilla, le cui persone anziane sono sedute, nella piazza centrale, sotto gli ombrelloni ad aspettare che scorra il tempo, magari a fare le pettegole ; ci sarà pure quest’idea che tutti si conoscano, che ci sia una parentela tra due tizi, in un paese. Può capitare che un’intera famiglia occupi un quartiere. Ci sarà una casa abitata dal padre, dalla madre e dai figli, al pianterreno ; dai nonni al primo piano ; i vicini saranno gli zii ed i cugini. Quando si parla del valore della famiglia, non si tratta di un cliché. Penso anche che nella mente francese, un automobilista italiano sarà d’istinto paragonato ad un pirata della strada... a tal punto che rispetto a quello, un automobilista parigino sembrerà appena patentato e dilettante. Ci sono invero automobilistacci, come ovunque in tutto il mondo, ma secondo me, in Italia, basano la loro guida sulla propria “prudenza”.
Un po’ di Storia.
Forse ho calpestato terreni che mille anni fa i miei avi hanno a loro volta calpestato, giacché tra il 1020 ed il 1120, i normanni, i cui capi erano oriundi di Coutances, una città vicina alla mia, si avviarono alla conquista dell’Italia meridionale. Essi giunsero in quella parte dell’Italia dopo i Romani, i Greci, i Barbari (I Longobardi ) : Stiamo parlando dei Fratelli Altavilla (Hauteville in francese, dal nome del loro paese di origine). Ecco perché torri normanne, come quella ubicata sull’Isola di Dino [2] , dicorano tutto il Lungomare. Ma edificarono anche castelli come quello di Cosenza, l’antica Cosenza che padroneggiarono. Nel sostrato calabrese, ci si trovano alcune parole francesi che testimoniano quel periodo e delle influenze dei conquistatori che l’hanno segnato. Ad esempio, pentola in un certo dialetto calabrese, si dirà casserola.
L’Isola di Dino
Le torri normanni
[1] verso della canzone Balla di Umberto Balsamo
[2] l'Isola di Dino (anche chiamata Scoglio di Venere) apparteneva prima alla Famiglia Agnelli. Adesso è sarebbe dello Stato, ma non viene definito chiaramente (http://www.youtube.com/watch?v=s9TY9wMsdnA). Una barca puo’ aggirarla ma non permette l’accesso.
[L'isola di Dino è la maggiore delle due isole Calabresi; l'altra è l'Isola di Cirella. Sorge sulla costa nord occidentale del Tirreno calabrese, di fronte l'abitato di Praia a Mare in Provincia di Cosenza, davanti Capo dell'Arena a sud del paese. Il suo nome deriva dal fatto che sull'isola sorgeva un tempio (aedina) dedicato a Venere. Ipotesi più accreditata è quella che fa derivare il nome dall'etimo greco "dina", ovvero vortice, tempesta. Infatti erano un tempo pericolose per i naviganti, in giornate di mare mosso, le acque prossime alla punta Sud dell'Isola, detta Frontone.
Si estende per 50 ettari circa con un'altitudine massima di 100 metri. Nel versante settentrionale, di fronte a Capo dell'Arena, c'è un piccolo molo di attracco da cui parte una strada rotabile che con uno sviluppo di 1700 metri conduce nei cottages situati nella zona alta dell'isola. Ha fianchi con strapiombi alti oltre 80 metri ed altri piuttosto scoscesi, alla base dei quali, sia al di sotto che al di sopra del livello del mare, l'erosione sulle rocce calcaree ha dato vita a molte grotte tra le quali quella del "Monaco", delle "Sardine" dove sono presenti stalagmiti, delle "Cascate", del "Leone" ed infine la "Grotta Azzurra" che è la più grande. Ma la grotta più interessante dell'isola, sebbene accessibile solo ai subacquei esperti, è la Grotta Gargiulo, che si apre a 18 metri sotto la superficie del mare e si estende nelle profondita dell'isola per alcune decine di metri, completamente sommersa, fatta eccezione per due bolle d'aria. L'accesso ad una parte della Grotta è sconsigliabile anche ai subacqei, tranne che a speleosub esperti.]
lunedì 12 luglio 2010
1968, L'AMERICA È PARALIZZATA
Angela fa riferimento a Angela Davis (nata nel 1944), di cui parleremo dopo. Accompagnandoci con le parole di questa canzone impegnata (come spesso si fa in Francia per le canzoni) qui proposta, proveremo a contestualizzare la situazione, nel 1968 e man mano a accentrare l’attenzione su quella donna.
Per comodità, le parole dal francese sono state tradotte.
Parole in francese :
1968, l'Amérique est figée
Un ange proteste
Les écrous sont rouillés
I'm black and I'm proud
Le souffle des ghettos
Les gants noirs se lèvent
Un soir à Mexico
Le rêve martyrisé
De Martin Luther King
Une enfant nue brûlée
Bobby qu'on assassine
Panthère noire traquée
Leçon d'intolérance
Cette femme est coupable
Coupable d'espérance
Oh Angela, Angela
My home is your home
Oh Angela, Angela
You know you'll never walk alone
En novembre 2008
Un soir à Chicago
Les états qui s'unissent
Et changent de peau
Si le monde s'incline
Et nous parle de chance
Ce soir Angela
C'est à toi que je pense
Oh Angela, Angela
My home is your home
Oh Angela, Angela
You know you'll never walk alone
Angela my sister
Angela my sister
My home is your home
Angela my sister
Angela my sister
Ton nom dans nos vies résonne
Oh Angela, Angela
My home is your home
Oh Angela, Angela
Ton nom dans nos vies résonne
Angela my sister
Angela my sister
My home is your home
Angela my sister
Angela my sister
Ton nom dans nos vies résonne.
Parole in italiano :
1968, l’America è paralizzata
Un angelo protesta
I dadi si sono arrugginiti
I’m black and I’m proud
Il fiato dei ghetti
Si alzano a pugno i guanti neri
Una sera a Città di Messico
Il sogno martirizzato
Di Martin Luther King
Una bambina nuda arsa
Bobby che viene assassinato
La pantera nera è braccata
Lezione di intolleranza
Quella donna è colpevole
Colpevole di speranza
Oh Angela, Angela
My home is your home
Oh Angela, Angela
You know you'll never walk alone
Nel novembre 2008
Una sera a Chicago
Gli stati che si uniscono
Cambiando pelle
Se il mondo s’inchina
E ci parla di chance
Stasera Angela
Ti penserò
Oh Angela, Angela
My home is your home
Oh Angela, Angela
You know you'll never walk alone
Angela my sister
Angela my sister
My home is your home
Angela my sister
Angela my sister
Il tuo nome nelle nostre vite vibra
Oh Angela, Angela
My home is your home
Oh Angela, Angela
Il tuo nome nelle nostre vite vibra
Angela my sister
Angela my sister
My home is your home
Angela my sister
Angela my sister
Il tuo nome nelle nostre vite vibra.
Il 1968 è un anno molto importante. In tutto il mondo, c’è un risveglio che scuote le mentalità. Si tratta, per così dire, di una crisi morale e ideologica perché proprio in quel momento viene introdotta la nozione di libertà (statuto delle donne, i “Neri” messi sotto il giogo dei “Bianchi”...). Il mondo si esprime, a proposito, e discute, per esempio, della guerra. Negli Stati Uniti, a Chicago, nel mese di agosto, numerosi studenti rimettono in questione la guerra del Vietnam e il modello di vita statunitense (American Way of Life), scontrandosi con le forze dell’ordine. Qualche mese prima, nella Carolina del Sud, tre studenti americani morivano manifestando i propri diritti civili.
In Francia, per quanto se ne possa dire, c’è stata una rivolta a triplice aspetto. “Mai 68” è rimasto il periodo che segna una cesura nei campi culturale, sociale e politico e di rimbalzo, è diventato nel corso degli anni, un’importante data perno nella storia contemporanea e nella testa di tutti. Questo stato di crisi si è sviluppato in tre tappe :
1) La crisi dell’universo studentesco con l’occupazione delle università (quella di Nanterre fu la prima ... Paris IV – La Sorbonne è diventata l’ultimo baluardo) e con la comparsa di personalità come Daniel Cohn – Bendit (chiamato Dany Le rouge, perché si era tinto i capelli di rosso), studente di Estrema Sinistra a quell’epoca, che aveva guidato il movimento studentesco. Oggi Daniel Cohn – Bendit è entrato a far parte del mondo politico, a favore dell’ambiente.
2) La crisi nella classe operaia (sciopero generale che proseguirà anche dopo la conclusione degli Accordi di Grenelle)
3) La crisi politica che porta alla dissoluzione dell’Assemblea Nazionale e alle dimissioni del Presidente della Repubblica Charles de Gaule, che si era riparato nel frattempo, a Baden Baden, una città tedesca, dal suo amico il Generale Massu).
Ma torniamo al nostro argomento, non allontaniamoci...
Per Angela Davis, il 1968 è stato l’anno in cui ottenne il dottorato ma è anche l’anno in cui iniziò a fare la docente all’università. Nel contempo divenne militante per il partito comunista e per le Pantere Nere. Le Pantere Nere, organizzazione che viene così chiamata dal nome originario Black Panthers, furono create alla fine degli anni’60 per liberare gli afroamericani da ogni pesantissima discriminazione, qualunque essa sia.
Intanto nei ghetto, la comunità nera fu vittima di rastrellamenti e dovette scontrarsi contro le autorità. Le insurrezioni vengono represse, insurrezioni provocate dalla volontà di non accettare le sevizie, i linciaggi in pubblico...
Non ci fu solo Martin Luther King (ricordiamo qui il notevolissimo discorso http://www.peacelink.it/storia/a/5433.html) a domandare l’ugualianza tra le “razze” (parola che personalmente odio proprio) e a protestare contro quei metodi disumani ma ci furono anche altri afroamericani. Come risposta alle lotte di potere nero e per protestare contro quest’atmosfera malsana, questo razzismo dilagante, Tommie Smith e John Carlos, due atleti, due velocisti, alzarono il pugno chiuso guantato in nero a Città del Messico.
Siamo sempre in questo periodo pazzesco per gli Stati Uniti, uno Stato federale bellicoso che bombardava popolazioni innocenti e inoffensive, a colpi di napalm, con l’unico ed il solito motivo di fare la guerra. Ci ricordiamo tutti di questa foto scattata nel 1972 che ha girato il mondo, che presenta una bambina, Kim Phum, un’abitante del Vietnam del Sud, che scappa nuda verso il fotografo per suscitare un po’ di repulsione.
Il testo della canzone evoca la caccia di cui erano vittime le Pantere Nere e tramite l’organizzazione, Angela Davis stessa che – sul serio – veniva “braccata”. Il governo statunitense cominciò a tenerla d’occhio quando si accorse della sua appartenanza ai due gruppi. Viste le sue idee, viene licenziata dall’Università di California presso la quale insegnava da un anno. Nel 1970 l’accanimento contro di lei si materializza davvero con la sua iscrizione all’elenco dei più ricercati dall’FBI. L’accusarono di cospirare per liberare Georges Jackson (un altro militante nero delle Pantere Nere), armando prigionieri. Ella dovette sfuggire alla polizia durante due settimane. Avrebbe potuto trovare rifugio dagli americani le cui case presentavano umili cartelle con la frase : “Angela my sister, my home is your home” ma non lo fece e la si troverà in un albergo. Verrà liberata dopo la sua assoluzione.
L’ultimo episodio a cui si fa riferimento è quello del 8 novembre 2008, giorno in cui avviene la vittoria di Barack Obama alle elezioni presidenziali. Chicago è il bastione dell’ex senatore. Questo salto nel tempo (1970 => 2008) mostra l’evoluzione dei pensieri nel mondo e specificamente negli Stati Uniti.
domenica 11 luglio 2010
COSA NOSTRA, UN'ORGANIZZAZIONE IN DECLINO ?
Questa pagina tratta della situazione in Sicilia a partire dall’assassinio dei giudici Giovanni FALCONE e Paolo BORSELLINO, cioè dal 1992 fino ad oggi. Questi due magistrati hanno influenzato l’opinione pubblica per indurla a lottare contro la mafia siciliana.
Lo scopo è mostrare come è stata indebolita Cosa Nostra a partire dagli anni’90, periodo che costituisce una svolta decisiva in questa battaglia contro la mafia. In primo luogo, parlerò dei sistemi d’informazione, tecnologici e informatici usati dai carabinieri. In seguito, menzionerò gli arresti dei boss mafiosi, i cosiddetti “capi dei capi”. Ma sopratutto proverò a mettere in evidenza il cambiamento di mentalità.
Innanzitutto, occorre fare l’analisi dell’evoluzione storica di questa complessa situazione ; si parla, infatti, di un fenomeno sociale, radicato nelle usanze e nella quotidianità. Perciò, a volte, ci si deve riferire a eventi e date precedenti a questo periodo. “La Piovra”, come viene definita, esiste fin dall’Ottocento.
Quindi – ecco dove voglio arrivare - bisogna dire che la polizia, i carabinieri e le questure si sono abituati a questa “società onorata”. Il Pool Antimafia ha condotto indagini e i magistrati hanno potuto promulgare leggi. L’operazione Mani Pulite ha fatto la sua parte, in quanto ha combattuto la corruzione, che è presente in Cosa Nostra. Le autorità conoscono il funzionamento e i codici di quest’associazione mafiosa. Sanno che i mafiosi non sono abitudinari nel loro agire e sanno come comunicano. Si trasmettono “i pezzini” : questo mezzo usato da una decina di anni permette a un mafioso di scrivere un messaggio (riguardo alla mafia o no) su un foglio arrotolato, le cui estremità sono piegate. Su di esso verrà scritto un numero che corrisponderà al nome di un mafioso. Il tutto è incollato con lo scotch, il che rende impossibile vedere il messaggio prima che il destinatario lo riceva. La lentezza rappresenta l’inconveniente di questo mezzo di comunicazione poiché il messaggio va trasmesso nelle mani di molti “uomini d’onore”.
Le autorità hanno messo microfoni e telecamere e questi mezzi sono essenziali nella lotta contro la mafia. Dunque possono conoscere i loro appuntamenti e coglierli in flagrante. Per la sua indagine, a Palermo, il colonello MANNUCCI ha potuto osservare i mafiosi per due anni prima di reagire.
In secondo luogo, vorrei parlare degli arresti che hanno contribuito alla destabilizzazione del sistema, modificandone il tipo di funzionamento e le linee direttrici. Tra il 2005 e il 2008, circa 500 persone sono state arrestate. Ma l’arresto storico più spettacolare è stato quello del 16 dicembre 2008, in cui 1200 carabinieri sono stati impiegati per fermare 99 presunti mafiosi.
Tra i capi mafiosi, ricordiamo chi è stato arrestato : Totò RIINA (il 15 gennaio 1993) ; Bernardo PROVENZANO (l’11 aprile 2006) ; Salvatore LO PICCOLO (il 5 novembre 2007). Il funzionamento e l’organizzazione cambiano a seconda del Boss : con Totò RIINA, un corleonese, regnavano il terrore e l’estrema violenza. Egli dichiarò guerra alle altre cosche e allo Stato, uccidendo due giudici. Avrebbe assassinato circa quaranta persone e avrebbe organizzato gli omicidi di più di altre mille persone. Con Bernardo PROVENZANO, tutto sarà diverso, egli vive nel segreto più occulto e realizza profitti alla chetichella. Il patrimonio aumenta. L’organizzazione è ristrutturata. Alcune famiglie sono sgretolate. In seguito dichiarerà la fine degli attentati–spettacolo contro i magistrati e i poliziotti, e degli omicidi dei non mafiosi. La sua strategia è quella di far scordare a tutti la Sicilia affinché non sia più sulla prima pagina dei giornali, ma anche per demotivare le autorità. Dopo una latitanza di 40 anni, viene fermato. Per quanto riguarda Salvatore LO PICCOLO, è arrestato da 40 poliziotti insieme a suo figlio Sandro dopo una latitanza di 25 anni.
Infine, possiamo dire che da qualche anno i commercianti e gli imprenditori rifiutano di collaborare con la mafia. La popolazione protesta contro questo fenomeno antico della criminalità.
Molteplici esempi possono provarlo. Libero GRASSI e Vincenzo CONTICELLO si sono distinti dagli altri : non hanno accettato di pagare il pizzo e si sono opposti ai loro estorsori. L’imprenditore Libero GRASSI, il 10 gennaio 1991, scrisse una lettera al Giornale di Sicilia in cui avvertiva i mafiosi di evitare l’acquisto di bombe ed esplosivi poiché si trovava sotto la protezione della polizia. Si rifiutò di pagare i 50 milioni chiesti. Muore il 29 agosto 1991. Vincenzo CONTICELLO, un noto commerciante palermitano, il 25 novembre 2005, non ha voluto pagare i mafiosi, i quali chiedevano 50.000 € per gli anni in cui non aveva pagato il pizzo. Il proprietario de “L’Antica Focacceria San Francesco” è scortato di continuo da tre agenti e il suo ristorante è sorvegliato. Il 18 settembre 2007 è stato il primo a puntare il dito in direzione di un mafioso in un processo.
Altrove, in Campania, è famoso Roberto Saviano per aver scritto Gomorra e aver indagato, in questo caso, sulla Camorra.
Di oppositori, ce ne sono altri : perfino i giornalisti si sono impegnati. Prendiamo l’esempio di Pino MANIACI, il direttore dell’emittente televisiva Telejato con sede a Partinico, che gestisce con i figli la TV locale (si dice che sia l’emittente più piccola in Italia – tra Corleone e Partinico ed è vista da 150.000 persone). La sua personale lotta alla mafia consiste nella preparazione di un TG (il più lungo del mondo) che dura due ore nel quale sono denunciate le pratiche abusive della Famiglia Vitale tra i quali ritroviamo Vito, che dopo aver strangolato un ragazzo l’ha disciolto in un barile di acido. Anche se è stato condannato all’ergastolo, la famiglia domina sempre su Partinico. Il figlio Leonardo insieme a suo fratello ha il potere sulle terre.
Oltre a Cosa Nostra, la lotta alle mafie prosegue anche grazie alla musica. Pensa è una canzone del giovane Fabrizio MORO, uscita nel 2007. Poi altri movimenti sono stati creati per esprimere queste idee come Libera.
Si può dire con qualche certezza che Cosa Nostra indietreggia : persino quelli che si trovano in cima alla cupola mafiosa non vengono più da Corleone, città emblematica di Cosa Nostra, conosciuta grazie al film Il Padrino, e patria di numerosi boss mafiosi (RIINA e PROVENZANO). I mafiosi di Corleone sono conosciuti per essere i criminali più violenti negli scontri con le cosche (hanno ucciso più di mille persone tra il 1982 e il 1983).
È possibile che sia questa violenza che ha fatto reagire una parte dei siciliani, addirittura dei mafiosi stessi. Così, il pentirsi “andrà di moda” dopo l’attentato al giudice FALCONE a Capaci. Tommaso BUSCETTA ne è l’esempio. Ultimamente, in un affare di false banconote e di traffico di armi, il pentito Fabbio MANNO ha fatto rivelazioni rispetto al nascondiglio di tutto questo.
Bisogna considerare che ci sono stati un’evoluzione e un miglioramento dell’Antimafia. È stato un attacco alla forza militare mafiosa che ha colpito tre aspetti della mafia. Il segreto, adesso, non esiste più. Cioé adesso si sa che la criminalità organizzata esiste. Poi, l’impunità non esisterebbe più : per più di un secolo e mezzo, nessuno di loro ha avuto un processo, ma si è deciso di metter fine a tutte queste assoluzioni. Per finire, possiamo aggiungere che l’omertà si sta rompendo. Alcuni imprenditori spezzano la legge del silenzio.
Ma l’Antimafia ha delle preoccupazioni : pensa che gli imprenditori non siano abituati quindi aspetta per vedere il susseguirsi degli eventi ; a differenza di Cosa Nostra, l’Antimafia non ha subito il processo di globalizzazione (parliamo delle alleanze con le altre mafie oltre l’Italia – con la Cosa Nostra americana, la Triade cinese, quella russa...) quindi deve migliorare la sua cooperazione internazionale. Gli esperti temono anche che scoppi una nuova guerra contro lo Stato, une guerra che ridarebbe vigore a Cosa Nostra.
I molteplici arresti hanno non solo indebolito Cosa Nostra, ma hanno anche sviluppato un sentimento di fiducia nelle autorità. Tutto ciò è stato accompagnato da un attacco su tutti i fronti : persino quello dei terreni, il bene fondamentale della potenza mafiosa. Alcune cooperative sono state create contro la confisca delle terre.
In generale, si può dire che il Pool Antimafia, costituito da BORSELLINO e FALCONE in parte, ha dato la possibiltà di opporsi alla “Piovra”. Il suo lavoro immenso nella lotta alla mafia siciliana è stato esemplare e le speranze di trovare una terra senza violenze, estorsioni, corruzione, e senza traffici di droga... sono aumentate. Il famoso e straziante discorso di Paolo BORSELLINO, pronunciato il 23 giugno 1992, cioé un mese dopo l’uccisione del collega ed amico Giovanni FALCONE, ben descrive la mentalità ristretta che esisteva a quell’epoca nell’Italia mafiogena. Ma non si deve dimenticare che ha provato a fare reagire la popolazione, mettendo in evidenza che la reazione è un dovere. Come ? “continuando la lotta” e rifiutando tutto il sistema. Ciò significava che il loro lavoro stava anche smuovendo le coscienze. Anche il suo discorso è stato efficace poiché sono stati scossi non solo il mondo politico - giudiziario che ha compiuto l’Operazione “Mani Pulite”, ma anche la popolazione e sopratutto le giovani generazioni (come voleva BORSELLINO) che incomincia ad opporsi a Cosa Nostra costituendo associazioni antimafia e manifestando per le strade. In seguito ha permesso l’ascesa di un nuovo modo di pensare e così molte persone hanno potuto darsi alla resistenza alla criminalità ed essere rappresentate. Giuseppe LUMI incarna l’Antimafia ; è stato Presidente della Commissione parlamentare Antimafia dal 2000 al 2001. Cosa Nostra è colpita anche dall’interno : i pentiti fanno rivelazioni che rendono più fragile l’organizzazione.
Il giudice Paolo BORSELLINO desiderava che la lotta alla mafia divenisse “un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti”. Questo desiderio si sta realizzando.
Nonostante questo risveglio contro la mafia non bisogna tuttavia dimenticare che a Palermo, 8 negozi su 10 pagano il pizzo, valutato a 1 miliardo di € all’anno e in effetti in quel periodo una seconda mafia sorgeva nel sud della Sicilia : la Stidda che si vede più nell’infiltrazione nella politica e nell’economia. Questa nuova emergenza rivelerebbe una confessione di debolezza o una strategia di ripresa dal lato di Cosa Nostra ?