Angela fa riferimento a Angela Davis (nata nel 1944), di cui parleremo dopo. Accompagnandoci con le parole di questa canzone impegnata (come spesso si fa in Francia per le canzoni) qui proposta, proveremo a contestualizzare la situazione, nel 1968 e man mano a accentrare l’attenzione su quella donna.
Per comodità, le parole dal francese sono state tradotte.
Parole in francese :
1968, l'Amérique est figée
Un ange proteste
Les écrous sont rouillés
I'm black and I'm proud
Le souffle des ghettos
Les gants noirs se lèvent
Un soir à Mexico
Le rêve martyrisé
De Martin Luther King
Une enfant nue brûlée
Bobby qu'on assassine
Panthère noire traquée
Leçon d'intolérance
Cette femme est coupable
Coupable d'espérance
Oh Angela, Angela
My home is your home
Oh Angela, Angela
You know you'll never walk alone
En novembre 2008
Un soir à Chicago
Les états qui s'unissent
Et changent de peau
Si le monde s'incline
Et nous parle de chance
Ce soir Angela
C'est à toi que je pense
Oh Angela, Angela
My home is your home
Oh Angela, Angela
You know you'll never walk alone
Angela my sister
Angela my sister
My home is your home
Angela my sister
Angela my sister
Ton nom dans nos vies résonne
Oh Angela, Angela
My home is your home
Oh Angela, Angela
Ton nom dans nos vies résonne
Angela my sister
Angela my sister
My home is your home
Angela my sister
Angela my sister
Ton nom dans nos vies résonne.
Parole in italiano :
1968, l’America è paralizzata
Un angelo protesta
I dadi si sono arrugginiti
I’m black and I’m proud
Il fiato dei ghetti
Si alzano a pugno i guanti neri
Una sera a Città di Messico
Il sogno martirizzato
Di Martin Luther King
Una bambina nuda arsa
Bobby che viene assassinato
La pantera nera è braccata
Lezione di intolleranza
Quella donna è colpevole
Colpevole di speranza
Oh Angela, Angela
My home is your home
Oh Angela, Angela
You know you'll never walk alone
Nel novembre 2008
Una sera a Chicago
Gli stati che si uniscono
Cambiando pelle
Se il mondo s’inchina
E ci parla di chance
Stasera Angela
Ti penserò
Oh Angela, Angela
My home is your home
Oh Angela, Angela
You know you'll never walk alone
Angela my sister
Angela my sister
My home is your home
Angela my sister
Angela my sister
Il tuo nome nelle nostre vite vibra
Oh Angela, Angela
My home is your home
Oh Angela, Angela
Il tuo nome nelle nostre vite vibra
Angela my sister
Angela my sister
My home is your home
Angela my sister
Angela my sister
Il tuo nome nelle nostre vite vibra.
Il 1968 è un anno molto importante. In tutto il mondo, c’è un risveglio che scuote le mentalità. Si tratta, per così dire, di una crisi morale e ideologica perché proprio in quel momento viene introdotta la nozione di libertà (statuto delle donne, i “Neri” messi sotto il giogo dei “Bianchi”...). Il mondo si esprime, a proposito, e discute, per esempio, della guerra. Negli Stati Uniti, a Chicago, nel mese di agosto, numerosi studenti rimettono in questione la guerra del Vietnam e il modello di vita statunitense (American Way of Life), scontrandosi con le forze dell’ordine. Qualche mese prima, nella Carolina del Sud, tre studenti americani morivano manifestando i propri diritti civili.
In Francia, per quanto se ne possa dire, c’è stata una rivolta a triplice aspetto. “Mai 68” è rimasto il periodo che segna una cesura nei campi culturale, sociale e politico e di rimbalzo, è diventato nel corso degli anni, un’importante data perno nella storia contemporanea e nella testa di tutti. Questo stato di crisi si è sviluppato in tre tappe :
1) La crisi dell’universo studentesco con l’occupazione delle università (quella di Nanterre fu la prima ... Paris IV – La Sorbonne è diventata l’ultimo baluardo) e con la comparsa di personalità come Daniel Cohn – Bendit (chiamato Dany Le rouge, perché si era tinto i capelli di rosso), studente di Estrema Sinistra a quell’epoca, che aveva guidato il movimento studentesco. Oggi Daniel Cohn – Bendit è entrato a far parte del mondo politico, a favore dell’ambiente.
2) La crisi nella classe operaia (sciopero generale che proseguirà anche dopo la conclusione degli Accordi di Grenelle)
3) La crisi politica che porta alla dissoluzione dell’Assemblea Nazionale e alle dimissioni del Presidente della Repubblica Charles de Gaule, che si era riparato nel frattempo, a Baden Baden, una città tedesca, dal suo amico il Generale Massu).
Ma torniamo al nostro argomento, non allontaniamoci...
Per Angela Davis, il 1968 è stato l’anno in cui ottenne il dottorato ma è anche l’anno in cui iniziò a fare la docente all’università. Nel contempo divenne militante per il partito comunista e per le Pantere Nere. Le Pantere Nere, organizzazione che viene così chiamata dal nome originario Black Panthers, furono create alla fine degli anni’60 per liberare gli afroamericani da ogni pesantissima discriminazione, qualunque essa sia.
Intanto nei ghetto, la comunità nera fu vittima di rastrellamenti e dovette scontrarsi contro le autorità. Le insurrezioni vengono represse, insurrezioni provocate dalla volontà di non accettare le sevizie, i linciaggi in pubblico...
Non ci fu solo Martin Luther King (ricordiamo qui il notevolissimo discorso http://www.peacelink.it/storia/a/5433.html) a domandare l’ugualianza tra le “razze” (parola che personalmente odio proprio) e a protestare contro quei metodi disumani ma ci furono anche altri afroamericani. Come risposta alle lotte di potere nero e per protestare contro quest’atmosfera malsana, questo razzismo dilagante, Tommie Smith e John Carlos, due atleti, due velocisti, alzarono il pugno chiuso guantato in nero a Città del Messico.
Siamo sempre in questo periodo pazzesco per gli Stati Uniti, uno Stato federale bellicoso che bombardava popolazioni innocenti e inoffensive, a colpi di napalm, con l’unico ed il solito motivo di fare la guerra. Ci ricordiamo tutti di questa foto scattata nel 1972 che ha girato il mondo, che presenta una bambina, Kim Phum, un’abitante del Vietnam del Sud, che scappa nuda verso il fotografo per suscitare un po’ di repulsione.
Il testo della canzone evoca la caccia di cui erano vittime le Pantere Nere e tramite l’organizzazione, Angela Davis stessa che – sul serio – veniva “braccata”. Il governo statunitense cominciò a tenerla d’occhio quando si accorse della sua appartenanza ai due gruppi. Viste le sue idee, viene licenziata dall’Università di California presso la quale insegnava da un anno. Nel 1970 l’accanimento contro di lei si materializza davvero con la sua iscrizione all’elenco dei più ricercati dall’FBI. L’accusarono di cospirare per liberare Georges Jackson (un altro militante nero delle Pantere Nere), armando prigionieri. Ella dovette sfuggire alla polizia durante due settimane. Avrebbe potuto trovare rifugio dagli americani le cui case presentavano umili cartelle con la frase : “Angela my sister, my home is your home” ma non lo fece e la si troverà in un albergo. Verrà liberata dopo la sua assoluzione.
L’ultimo episodio a cui si fa riferimento è quello del 8 novembre 2008, giorno in cui avviene la vittoria di Barack Obama alle elezioni presidenziali. Chicago è il bastione dell’ex senatore. Questo salto nel tempo (1970 => 2008) mostra l’evoluzione dei pensieri nel mondo e specificamente negli Stati Uniti.